Il Lucherino : l'amico di tutti
Il Carduelis Spinus, detto anche
Lucherino eurasiatico poiché appartiene ad un genere che vive sia in Europa
che in Asia, è senza dubbio il più socievole dei Carduelidi. Si riproduce nel nord
Europa, nell'Europa centrale e meridionale; in Italia lo si trova sulle Alpi
, sull'Appennino settentrionale e meridionale (in particolare in Sila,
Calabria).
In cattività il Lucherino conserva il suo carattere socievole e vivace ma ha
bisogno di spazio per cui consiglio di alloggiarlo in gabbioni (cm90x45x50 o
cm120x50x45) oppure in voliera (m 2x1,5x1,5) dove si esibirà in acrobazie e
salti con avvitamenti che nulla hanno da invidiare ai grandi trapezisti .
Spesso a testa in giù , specie se gli si offrono spighe di panico , mostra
uno straordinario equilibrio e prensilità delle zampe con le quali è solito
afferrare i capolini delle composite di cui è ghiotto .
La sua simpatia si somma allo splendido effetto cromatico sia della forma
ancestrale , caratterizzata dalle varietà di piumaggio: intenso, brinato e
semi brinato , che delle tante mutazioni di colore. Le più diffuse sono :
bruno ,agata, isabella (che possono essere anche diluite ad uno o a due
fattori),avorio, pastello, ecc. Notevole è la nuova mutazione Opale che è
stata fissata da poco e che si può ammirare nelle foto del Dott. Renato Peron
pubblicate su I.O. di Ott. 2000.
La diffusione delle mutazioni di colore ne ha favorito l'allevamento poiché ,
per allevare indigeni in mutazione ,non è necessaria ( per fortuna !)
l'autorizzazione ai sensi della L.157 /92 .
Data la sua socievolezza e innata domesticità si è portati a credere che il
Lucherino sia facilmente allevabile in cattività, ma purtroppo questa pratica
presenta le sue piccole difficoltà (superabili!).
Bisogna offrire al nostro ospite molto spazio poiché mangia in continuazione
e ,se non vola a sufficienza, tende ad ingrassare precludendo l'entrata in
estro. Essenziale quindi è il tipo di alimentazione che bisognerà offrirgli .
Alimentazione
Premesso che è sempre difficile azzeccare in pieno la giusta miscela , un
buon misto base può essere composto da : 50% scagliola, 10%perilla, 10%
lattuga ,5% niger , 5% canapuccia,5% lino ,5% cicoria. Ovviamente credo sia
superfluo ricordarvi di esigere, all'atto dell'acquisto, che tutti i semi
siano germinabili!
Durante il periodo di riposo il rinnovo del mangime deve essere tale da costringere i Lucherini a
mangiare anche la scagliola ed inoltre è indispensabile alloggiarli in
spaziose gabbie ( lo ripeterò fino alla noia!). E' necessario abituare i
futuri riproduttori a mangiare un buon pastoncino ricco di proteine al quale
si possono mescolare piccolissime larve ti tenebrione ; si possono anche
somministrare , una sola volta a settimana, i semi germinati o , meglio,
cotti ( per 15-20 minuti).
Già dalla fine di Febbraio o all'inizio di Marzo è bene iniziare a prepararli
alla cova somministrando,2 volte a settimana, un complesso polivitaminico in
acqua da bere, un pastoncino secco proteico , i semi germinati o cotti e
spighe di panico. Si possono offrir loro fettine di mela , foglioline di
radicchio, spinaci, capolini di dente di leone e di centocchio .
Per chi avesse tempo e voglia consiglio i dadini di semolino del Dott. Franco
Nicolini preparati in questo modo:
In un pentolino di acciaio si metta mezzo bicchiere di latte e mezzo di acqua
e si porti ad ebollizione; si aggiungano due tazzine da caffè di semolino di
grano duro , un uovo sbattuto e si mescoli il tutto a fuoco lento fino a raggiungere una consistenza pastosa. Tolto
dal fuoco si aggiunga un cucchiaio di miele amalgamando bene il tutto, quindi
si stenda la crema in una teglia lasciandola raffreddare. Quando si è
solidificata si taglino dei dadini di 1 cm che possono essere conservati in frigo
per 3 giorni facendo attenzione a somministrarli non freddi .
Tutto l'anno è doveroso offrire grit e carbone vegetale ; inoltre è
indispensabile tenere occupati i Lucherini offrendo loro : mazzetti di
verdure e di panico ,rametti di pino o abete , tra i quali amano nascondersi
e mangiucchiarne le punte.
La resina contenuta negli aghi di pino è antisettica quindi ha un buon
effetto per l'apparato gastrointestinale, inoltre gli aghi secchi aiutano a
tener lontano ( ma da soli però non bastano !) anche gli odiati acari quindi
si può stenderne un piccolo strato sul letto della voliera o nel fondo della
gabbia.
Occupando gran parte del tempo in giochi acrobatici e nella distruzione dei
rametti offerti i Lucherini mangeranno meno e quindi manterranno la linea .
Riproduzione
Ho sottolineato più di una volta (annoiandovi)la necessità di ospitare il
Lucherino in gabbie molto spaziose affinché possa egli avere vita lunga e
sana .
La gabbia per la cova dovrà essere chiusa su tutti i lati tranne che il
frontale
(all'Inglese) per isolare le coppie e dar loro la privacy necessaria al
momento più importante della loro vita : la riproduzione. L'entrata in estro
vera e propria si ha tra Aprile e Maggio quando si inizierà a notare una
strana frenesia da parte della coppia .
Il nido deve essere posto nell'angolo più luminoso della gabbia ,schermato
con rametti ( veri o finti) di pino affinché la femmina possa accettare
l'angolo e quindi iniziare la costruzione del nido . Il materiale da offrire
alla femmina è costituito da juta, cotone idrofilo, muschio, crini di cavallo
tagliati in pezzi di 4 cm.
Accade spesso che per lungo tempo la femmina vada in giro per la gabbia con
il materiale in bocca senza iniziare, o meglio terminare, la costruzione del
nido ma poi d'un tratto in 1 o 2 giorni ecco apparire un nido perfetto ,quasi
l'avesse costruito con il compasso, nel quale depone 3-4 uova bianche che
cova per 12-13 giorni.
E' opportuno analizzare il comportamento del maschio che va separato se
disturba la cova ; in genere questo non succede e si potrà facilmente
osservare il maschio riempire di cure la sua femmina imbeccandola nel nido in
modo da diradare le uscite di quest'ultima e assicurare un'assidua cova della
uova.
Per i primi giorni dopo la schiusa sarebbe opportuno offrire ai genitori le
uova di formica o le larve di tenebrione tagliuzzate o gli afidi delle rose ;
hanno un elevato contenuto di proteine oltre ad essere molto digeribili,
quindi assimilabili .
Tra il 6° e 7° giorno di vita si devono anellare i piccoli con anellini tipo
A schermati necessariamente con nastro rosa per evitare che la femmina ,
particolarmente gelosa del suo nido, butti fuori tutti i corpi estranei . I
pullus lasciano il nido a 15 giorni di vita diventando indipendenti a 4
settimane . A questo punto si disporranno i novelli in gruppetti ospitandoli
in gabbioni spaziosi dove vi resteranno fino al termine della muta.
La muta
All'età di 2 mesi i lucherini iniziano la muta che non presenta particolari
problemi
essendo relativamente meno esposti ai pericoli della coccidiosi e
lankesterellosi . Consiglio comunque di seguire con diligenza i giovani
durante questa fase stando attenti e pronti ad intervenire immediatamente
alle prime avvisaglie di arruffamenti .
La muta viene terminata in poco tempo se la temperatura non subisce forti
sbalzi ; alla fine dell'estate sono solito , nei limiti del possibile,
contrastare gli sbalzi termici chiudendo le finestre alle prime avvisaglie di
una perturbazione riaprendole appena il peggio è passato. L'alimentazione
durante la muta dei miei Lucherini consiste nel misto
base in più offro loro 2 volte a settimana anche i semi cotti ; in questo
modo ottengo dei risultati più che soddisfacenti :soggetti sani, piumaggi
perfetti , setosi e brillanti .
I regali che ci ha fatto il lucherino.
Il Lucherino è stato e resta l'uccello che , ad oggi, ha dato di più al mondo
ornitologico poiché se possiamo parlare di cardinalini , di lucherini testa
nera, di xantogaster , e , udite udite! , di negriti mutati lo si deve a lui
. Infatti gli F1 e R1 tra il Lucherino e gli uccelli suddetti risultano
fecondi , per cui ,con un lavoro che è stato molto faticoso ma pregno di
risultati , si è riusciti ad trasportare tutte ( o quasi ) le mutazioni di
colore del Lucherino su questi altri splendidi uccelli . Parlare delle
mutazioni del Lucherino e trattarle nel dettaglio richiede spazio e tempo ;
spero sarà materia di un prossimo scritto .Nel frattempo vi consiglio di
provare personalmente la gioia che vi dà il Lucherino : l'uccello che io
definisco " l'amico di tutti " poiché socializza facilmente e diventa
subito un sincero amico di chi lo ospita e riempie di cure.
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