Il Kakariki dalla fronte rossa
Alimentazione
La miscela di semi consigliata e quella tipica per piccoli parrocchetti con pochissimo girasole piccolo e molta scagliola. Frutta e verdura, come la mela, la carota, la pera, il mais, ecc. è indispensabile come per la maggior parte dei pappagalli. Durante l’allevamento deve essere servito del pastoncino proteico reperibile in commercio tipico per l'allevamento dei piccoli pappagalli. Io, uso servirlo durante tutto l’anno aggiungendo allo stesso un misto di semi per colombi bollito, uova sode intere compreso il guscio e della frutta fresca a pezzi. Osso di seppia o blocchetti di sali minerali, grit e acqua fresca sempre a disposizione.
Il kakariki necessita di far il bagno almeno una volta al giorno, anche in inverno, perché tende ad avere secchezza della piuma e tendenza alla deplumazione.
Riproduzione
Onde evitare
che i soggetti ingrassino troppo, bisognerebbe, come del resto
avviene per molti uccelli allevati in cattività, alloggiare i
riproduttori fuori del periodo riproduttivo in ampie voliere per
permettere loro un salutare moto. L’accoppiamento ha inizio in
primavera, anche se, possono riprodursi durante tutto l’anno qualora
alloggiati in locali riscaldati ed illuminati per almeno 14 ore al
giorno con degli appositi generatori di alba e tramonto artificiali.
Il nido, del tipo a cassetta con foro di entrata del diametro di
circa 6 cm, deve avere delle dimensioni leggermente grandi (27cm
x 27 cm x 30 cm h) onde evitare, considerato che mediamente il
kakariki alleva dai 6 agli 8 figli contemporaneamente, l’affollarsi
dei pulli. Depongono, infatti, dalle 4 alle 10 uova, mediamente 8,
ad intervalli di due giorni
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