IL BECCO D'ARGENTO

Lonchura cantans (Euodice malabarica cantans)

E' un piccolo Astrildide lungo circa 11 cm, di corporatura slanciata. Il colore del suo piumaggio è nocciola scuro sulle parti superiori, nocciola chiaro inferiormente; le ali sono marrone scuro tendenti al nero verso gli estremi, sopraccoda e coda nerastri; le zampe sono color bruno carnicino; il becco, corto e tozzo, è argento plumbeo.

Originario delle zone centrali ed occidentali del continente africano, il maschio è dotato di un flebile e melodioso canto, molto piacevole a sentirsi.

Maschio e femmina sono identici, non vi è quindi dimorfismo sessuale. Un termine di riscontro per l'identificazione dei sessi può essere il canto del maschio.

Il resto è in mano alla buona sorte. Poiché il suo valore commerciale è molto contenuto (costa meno di un Passero del Giappone) credo valga comunque la pena di tentare la riproduzione.

Se si ha la fortuna di poter formare una coppia, questa può riservare molte soddisfazioni all'allevatore. Si riproduce infatti facilmente in purezza e con altrettanta facilità può ibridarsi con specie affini.

Richiede solamente, in particolar modo la femmina, un minimo di riservatezza. Teniamo però presente che si tratta di uccelli di cattura il cui ambiente e clima originario non sono senz'altro quelli che noi possiamo offrirgli.

Per la riproduzione sono bene accetti nidi di legno acassetta o nidi di vimini a pera, che provvederà ad imbottire con pagliuzze di fieno postegli a disposizione. Durante la fase di corteggiamento il maschio, cantando, saltella verticalmente sul posatoio, come i maschi del Diamante di Gould.

Covano entrambi i membri della coppia, sono ottimi e zelanti genitori e potrebbero essere ottime balie. In normali gabbie per canarini io ho ottenuto sia la riproduzione in purezza sia ibridi, impiegando maschi Becco d'argento accoppiati a femmine di Passero del Giappone, Gola tagliata e Diamante mandarino, ed accoppiando la femmina di Becco d'argento a maschi di Passero del Giappone. Risultati analoghi hanno avuto miei, amici,allevatori sia con soggetti di cattura sia con quelli nati in cattività.

Gli ibridi ottenuti con il maschio Becco d'argento si sono rivelati, per lo meno i miei, di purezza e taglia simili a quella della specie materna, con piumaggio e colore del becco invece simili a quelli del padre. I contrasti di piumaggio della specie materna sono posti in risalto con tonalità marrone (esempio: le guance del Diamante mandarino o le scaglie del piumaggio del Gola tagliata).

Circa la fertilità degli F 1 maschi sono due anni che negativamente tento qualche risultato di verifica. Sono comunque ottimi allevatori.

Per quanto riguarda l'alimentazione non ho riscontrato il sorgere di particolari problemi: comune misto per esotici e qualche spiga di panico; per una settimana al mese integro l'acqua da bere con 5 - 7 gocce di Bamin-Or; qualche tarma della farina e frutta e verdura talvolta sono gradite.

Durante l'allevamento dei piccoli, metto a loro disposizione un comune pastoncino per canarini. Sabbia ed osso di seppia non mancano mai. Nidificherebbero tutto l'anno, specialmente il maschio, ma per non indebolire i soggetti è opportuno non far loro portare a termine più di tre covate annuali.

 

Soffrono il freddo per cui, al fine di evitare spiacevoli inconvenienti, è senz'altro consigliabile salvaguardarli da temperature inferiori ai 5 - 6 gradi. In conclusione mi pare sia il caso di consigliare l'allevamento del Becco d'argento, a tutti coloro che allevano uccelli, ma a livello veramente amatoriale perché da questi soggetti si possono solo trarre quelle soddisfazioni morali che per me, e per quanti come me la pensano, rimangono in definitiva quelle che mi arricchiscono maggiormente.