Erythrura gouldiae Estrildidae
Astrildidi
Il
diamante di Gould, che da alcuni autori viene ascritto
al genere Poephila, è senza alcun dubbio una delle
più belle specie di uccelli esistenti. Questo diamante è stato descritto per la
prima volta nel 1844 dal celebre pittore e ornitologo John Gould. Si dimostra
assai esigente quanto a temperatura e va perciò mantenuto di preferenza in una voli era da appartamento o in una serra-voliera. La
temperatura ideale è attorno ai 20 °; è assolutamente
indispensabile che non si verifichino sbalzi termici e che l'umidità relativa
dell’aria sia sempre piuttosto bassa. L'alimentazione
deve essere formata da scagliola, miglio bianco, panico e niger
in parti uguali.
Nel periodo riproduttivo va fornito agli uccelli il pastone all’uovo e qualche
alimento proteico di origine animale. Indispensabili si rivelano i sali
minerali, forniti sotto forma di guscio d'uovo sterilizzati,
ossi di seppia e vecchi calcinacci, e anche gli integratori vitaminici. Nei
mesi invernali alcuni allevatori somministrano una volta alla
settimana l'olio di fegato di merluzzo; molto utili risultano anche i semi
germinati e ben lavati. Il diamante di Gould tende purtroppo in cattività a
mantenere la cronologia riproduttiva australe e quindi a nidificare
nell’autunno-inverno europeo. Il materiale da costruzione da fornire agli
uccelli deve essere molto vario poichè ogni individuo
manifesta delle proprie preferenze. Alcune coppie imbottiscono troppo
sommariamente il nido e quindi deve intervenire l'allevatore. La covata
comprende di solito da
Non mi
stancherò mai di continuare a ripetere a tutti gli allevatori di esotici che
l'allevamento tramite l'ausilio di balie é deleterio e controproducente per la salvaguardia della salute e della rusticità di tutti gli
uccelli che da esse vengono allevati.
Io
stesso ho avuto modo di proporre, ed in futuro lo
rifarò, un Corso di Ornitologia per le scuole elementari della mia zona. Uno dei punti fondamentali per attirare l'attenzione dei docenti e
dei famigliari é stata quella di evidenziare due aspetti molto importanti
della nostra attività.
Questo
mantenimento dell'integrità della specie si effettua
solamente con l'allevamento in cattività senza l'ausilio di balie.
Non mi
si fraintenda, non sono assolutamente un protezionista fanatico, anzi, sono
favorevole all'allevamento in cattività di molti uccelli, anche se, effettivamente,
bisogna porre una regolamentazione alla nostra
attività, sicuramente una regolamentazione molto meno esasperata ed
incomprensibile di quella che vige attualmente in Italia.
In
primo luogo c'é la necessità di mantenere viva la tendenza dei Gould ad
allevare autonomamente. Con l'esasperato utilizzo delle balie, si provoca infatti un inevitabile peggioramento delle capacità di
allevamento dei soggetti, peggioramento che può essere provocato da diversi
fattori come ad esempio il fatto che i Gould siano stati "impintati" dai Passeri del Giappone che potrebbero
interferire con loro nell'attività riproduttiva. Se si vuole tentare
l'allevamento in purezza sarebbe molto utile
allontanare tutti i Passeri del Giappone dall'allevamento in modo tale che non
interferiscano minimamente con l'attività riproduttiva dei Gould. Un'altra
causa della diminuzione della capacità di allevare
potrebbe essere un progressivo debilitamento causato dalla mancanza di
particolari secrezioni del gozzo che solo i conspecifici
dei Gould possiedono e che i Passeri non possono fornire (principi nutritivi,
anticorpi). Di conseguenza i Gould allevati dai Passeri sono tendenzialmente
più piccoli, più deboli e più soggetti alle malattie ed
alle avversità climatiche. Problemi con i Gould così allevati si manifestano
generalmente nel periodo della muta dove tali uccelli
a volte muoino. I Gould allevati dai genitori hanno
molte più probabilità di superare tale periodo critico. Ho notato inoltre che
la muta é molto rapida e non presenta problemi, a parte rari casi, in tutti
quei soggetti allevati dai propri genitori.
Io non
mi stancherò mai di ripetere che i Gould non sono Diamanti mandarino, sono a
differenza di questi, un po' più esigenti. Non si può pretendere di ottenere
successi coi Gould senza un corretto alloggiamento ed
una sana e completa alimentazione. Per avere un'alta percentuale di successi é
necessario alloggiare i Gould in gabbie preferibilmente da
Quando
le coppie arrivano alla deposizione, si dovrebbe subito capire se queste sono
buone oppure no. Generalmente le coppie che covano
assiduamente hanno più probabilità di allevare. Nel caso tali coppie
comunque non allevino la prole appena nata, si provveda a
far "girare i novelli" alternativamente sotto il nido di una coppia
di Passeri o di altri Gould che allevino e lasciare sempre qualche piccolo nel
nido della coppia che non alleva (ovviamente dopo avergli fatto ricevere
qualche imbeccata da altri uccelli). Questo metodo di "rotazione" dei
novelli sortisce alla fine, al secondo o terzo giorno,
l'effetto desiderato, nel senso che i Gould dovrebbero cominciare ad alimentare
i loro novelli. E' molto difficile che i Gould abbandonino la nidiata quando i
novelli sono già impiumati. E' invece possibile (per chi alleva in Inverno),
che se il nido non é adeguatamente isolato termicamente o se in novelli sono
pochi, che i genitori abbandonino, come di norma, il nido a sette - otto
giorni, senza peraltro smettere di alimentare i piccoli. Se accade
così i piccoli però si raffreddano e muoiono.
Lo
svezzamento dovrebbe essere effettuato attorno al 50°
giorno di vita. I Gould cominciano ad essere
indipendenti e ad alimentarsi autonomamente molto presto rispetto agli altri ucccelli (ovviamente se allevati in purezza).